Laino, un viaggio nel tempo

Si parte dalla vecchia stazione delle Ferrovie Calabro Lucane, ormai in disuso. Si percorre un tratto della massicciata ferroviaria attraversando l’affascinante ponte a cinque arcate che in salita supera il fiume Lao e il Battendiero poco prima della loro confluenza.
Poco dopo si abbandona la massicciata e si prosegue per una stradina che percorre le campagne lungo le sponde del fiume Lao in direzione di Laino Castello. Il paesaggio conserva un aspetto arcaico con piccoli campi coltivati a ortaggi e cereali permeati da complessi sistemi di adduzione e di drenaggio delle abbondanti risorgive d’acqua naturali.
Dopo aver raggiunto la fontana sottostante il centro di Laino Castello, si attraversa il “ponte di ferro” e costeggiando il fiume Lao si raggiunge la bocca delle Gole del Lao sotto la località Capo a mare. Lungo il fiume non è difficile assistere al volo di Aironi Cenerini in inverno e primavera. Al ritorno sullo stesso sentiero si visita la cittadina di Laino Borgo e le sue chiese che delicatamente ricordano un passato greco-bizantino. Visitato il paese seguendo il corso del fiume Jannello si percorre per lungo tratto il vecchio “acquaro” che attraversa le campagne di Laino B., punteggiata di vecchi terrazzamenti agricoli, case rurali abbandonate, di cui una conserva l’agreste affresco di San Foca. Arrivo al Santuario della Madonna dello Spasimo o delle Cappelle edificate nel XV sec. da un fedele che ha voluto rappresentare i luoghi della Terra Santa.
La vegetazione è dominata dalle querce caducifoglie ma è ricca di specie della macchia mediterranea: origano, menta, vitalba, edera, pungitopo, asparago. Da Laino Borgo è possibile vedere il centro storico di Laino Castello, antico Castaldato Longobardo, purtroppo completamente abbandonato nel 1982 dai suoi abitanti.